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Settembre: la ripresa delle attività del club

Il mese di settembre ha rappresentato per il nostro club la ripresa delle attività e delle conviviali. Alcune novità ci hanno interessato ma tra esse spicca la presentazione dell’Associazione Culturale Jam Factory, ospitata in occasione di uno degli incontri settimanali del club.

Jam Factory è un collettivo artistico presente sul territorio da diversi anni ed è in origine il nome scelto dal gruppo di giovani artiste Antonella Gerbi, Daina Rutili, Cristina Carati e Silvia Fumagalli che hanno collaborato e condiviso lo studio dal 2003 mentre ancora frequentavano l’accademia di Belle Arti di Brera. La situazione negli anni è cambiata fino a consolidarsi nelle persone di Antonella Gerbi, del gruppo originale e Presidente dell’Associazione, Giovanna Camera Maga, fotografa e scultrice e Gigi Renga, che purtroppo ci ha lasciato ma è ancora presente con le sue opere e con il lavoro organizzativo di sua moglie Elisabetta Urso, nel direttivo di Jam Factory.  

Molti artisti hanno frequentato la sede negli anni, sempre aperta e utilizzata sia come studio per l’ideazione e la realizzazione di opere d’arte, che come luogo di incontro e scambio culturale. Qui si sono concretizzate molte idee partendo dalle specifiche attitudini dei singoli e sono state portarle all’attenzione del pubblico anche grazie al patrocinio del Comune di Seregno. Il collettivo artistico Jam Factory solo ricordando gli ultimi anni, ha esposto in diverse occasioni e luoghi fra i quali il Salon di Brera, la Galleria Civica E. Mariani, il Museo Vignoli di Seregno, la Torre delle Arti di Bellagio, il Palazzo Borromeo di Cesano Maderno, la Fiera di arte contemporanea Paratissima di Torino. 

Il filo conduttore degli artisti del gruppo è la continua sperimentazione e la ricerca sia estetica che concettuale, volta a manifestare la propria libertà di pensiero, favorendo in tal modo le scelte di democrazia, solidarietà e difesa delle libertà civili individuali e collettive.

L’esigenza di creare un’associazione, raggruppando e favorendo l’incontro delle diverse personalità, nasce dall’idea che l’attività artistica deve essere continuamente nutrita e vive e prospera dove è possibile favorire l’incontro, lo scambio e la partecipazione, sia di chi già opera in campo artistico, che di chi intende approcciare, sperimentare e accrescere il proprio patrimonio culturale e umano.

L’Associazione, senza scopo di lucro, vuole contribuire allo sviluppo culturale e civile dei cittadini, alla diffusione della cultura attraverso l’organizzazione di eventi, laboratori, workshop e incontri, attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici, privati e associativi.

“Caino chi?” la mostra collettiva di settembre

A proposito di mostre, nel mese di settembre, l’Associazione ha organizzato una mostra collettiva intitolata “Caino chi?” in collaborazione con l’Associazione CityAlive 55 di Rho. La mostra si è svolta dal 17 al 25 settembre alla Galleria Civica Ezio Mariani di via Cavour a Seregno (MB). 

La mostra, a cura di Marco De Crescenzo e Antonella Gerbi, ha offerto un percorso concettuale che accompagna nei meandri dell’aggressività e del conflitto e lo rappresenti in maniera creativa e visiva. Chiamati a rappresentare questo infinito conflitto, quattordici artisti si sono messi in gioco e hanno realizzato, proprio per la mostra, la loro personalissima risposta artistica. 

Ad anticipare la mostra, il 16 settembre alle ore 17:30 presso la Piazza Concordia di Seregno si è tenuta una anteprima performance a cura dell’Associazione Jam Factory Studio. 

“Siamo Caino o Abele, carnefici o vittime, aggressore o aggredito? – ha siegato il curatore della mostra Marco De CrescenzoUna continua domanda esistenziale che ognuno di noi si pone in modalità diverse e con la quale affronta la quotidianità. A rappresentare questo interrogativo atavico sono portati un gruppo di artisti ai quale è stato chiesto di ricercare in sé stessi l’origine del loro conflitto. Uno scontro che può essere interiore come esternalizzato. Una ricerca del Caino e dell’Abele e soprattutto delle motivazioni delle nostre aggressività. Sondare nel profondo del proprio io e capire il meccanismo che ci porta ad andare contro qualcuno, qualcosa o anche contro sé stesso. Una introspezione che ha come scopo quello di fare riflettere e trovare il proprio “einfuhlung”, quella capacità empatica secondo la quale l’arte è l’immedesimarsi del sentimento nelle forme naturali, a causa di una profonda consonanza o simpatia tra soggetto e oggetto”. 

La mostra si è inserita nel calendario delle iniziative dell’edizione autunnale di VILLE APERTE IN BRIANZA – VENTENNALE, manifestazione organizzata dalla Provincia di Monza e Brianza, dal 17 al 2 ottobre 2022. Sono state organizzate due visite guidate nelle domeniche 18 e 25 settembre alle ore 17 con che hanno riscosso un interessante successo.